Come non amare questo arbusto colorato? Mi piace toccare quelle infiorescenze…non riesco a trattenermi!
Queste palette colori mi piacciono tantissimo♥
L’ortensia è una pianta molto teatrale. Quando ha sete, per esempio, non si limita a inchinarsi un pochino come fanno le altre piante per chiedere con cortesia dell’acqua. No, lei si butta a terra in modo plateale, simula uno svenimento da damigella, affloscia drammaticamente i rami erbacei come se stesse interpretando La morte del cigno davanti a centinaia di spettatori in lacrime. Poi, una volta dissetata, eccola che ostenta quelle sue sfere fiorite come fossero fuochi d’artificio, bum bum patatrac, e tende le grosse foglie carnose verso il cielo come a invocare un applauso divino.
(Rossella Calabrò)
Quando viene l’inverno poi, la signorina ortensia perde la chioma ma, attenzione, non rimane spoglia come una qualunque pianta decidua. Eh no, ella è ignuda, ella soffre terribilmente, ella è la vittima designata dell’inverno crudele. E se ne sta lì, con i rami rigidi, offesissimi, ad aspettare che qualcuno si degni, con il primo sole, di posarle addosso una manciata di gemme. Gemme ovviamente chiassose e turgide e impertinenti e vistose come nessun’altra nel mondo vegetale.
Sciocca ortensia del mio giardino, non ti stimo, non mi piace il tuo carattere, eppure ti adoro.
(Rossella Calabrò)