La dolce armonica bellezza della campagna del Chianti è così poetica che il viaggiatore dimentica il durissimo lavoro che c’è dietro agli ordinatissimi vitigni, ai profumati orti, e lascia vagare lo sguardo incantato.

Il Chianti è sicuramente il vino italiano più famoso al mondo e il suo simbolo è il bollino del Gallo Nero.

Perchè proprio un gallo nero?

La legenda narra che la denominazione di Chianti è stata a lungo fonte di dispute tra Siena e Firenze che si contendevano il territorio e che quindi al mattino, al canto del gallo, fecero partire rispettivamente un uomo dalle citta e quando questi uomini si sarebbero incontrati il confine sarebbe stato precisamente il punto d’incontro.

Il fatto è che il gallo nero fiorentino cantò prima del senese e quindi l’uomo fiorentino percorse più strada e conseguentemente la contrada fu di Firenze.

Così il Gallo Nero identificò la Lega del Chianti: Castellina, Radda, e Gaiole, e nel 600  il nome di Gallo Nero passa al vino che solo in un secondo tempo fu nobilitato dalla giusta mescolanza di uve fatta dal Ricasoli e diventando quindi il famosissimo vino che è oggi.

Oggi le zone che producono il Chianti comprendono 5 province e cioè: Pisa, Arezzo, Pistoia, Firenze e Siena.

Solo una volta…. forse….
Di certo vin vermiglio,
Ch’ella stessa mi porse
All’ombra d’un gran tiglio.

(Dicono che nel vino
Ci sia la verità:
Non nego; ma in un tino
Altro ancor ci sarà.

La verità, Dio santo,
Tien così poco posto!
E si vendemmia tanto!
E si fa tanto mosto!)

Il vin mi porse; ed era
La sua man così bianca,
Così lieta la cera,
Così procace l’anca!

E quel tiglio spandeva
Un così grato olezzo!…
L’albero, Adamo ed Eva,
E il serpente nel mezzo. —

Le rime della selva