Fuggendo dall’afa cittadina ci siamo fermati una notte in questo antico albergo di indiscussa ospitalità.
Siamo in Toscana, in provincia di Lucca, nel comune di Castiglione di Garfagnana (delizioso borgo cinto da mura che merita assolutamente una visita) sull’Appenino tosco-emiliano proprio sotto al Passo delle Radici.
Le camere sono spartane ma comunque comode e il ristorante propone piatti della tradizione realizzati con ottime materie prime. Abbiamo gustato eccellenti salumi, la pasta fritta con i porcini, la polenta con il ragù, tortelli e tagliatelle e poi grigliate e ancora funghi arrostiti…..una grande mangiata!
Davanti all’albergo ci sono anche tre piccole e semplici piste da sci, ottime per imparare a sciare.
Il sito è circondato dai boschi della Garfagnana dove abbondano faggi e castagni, siamo ad un’altezza sul livello del mare di circa 1315 metri.
Il Casone fu edificato nel 1845, per volere di Francesco Duca di Modena e di Reggio, figlio di Ferdinando Arciduca d’Austria e di Beatrice Ricciardi ‘Este.L’edificio aveva lo scopo di ospitare gli addetti alla costruzione della strada del Passo delle Radici e congiungere il Ducato di Modena al Granducato di Toscana.Con l’Unità d’Italia, l’edificio divenne proprietà del Comune di Castiglione Garfagnana, che per motivi economici ne cedette parte alla ditta Pighini di Cerageto.
Nel 1908 Agostino Bechelli di Chiozza acquistò la parte rimasta al Comune per la somma di lire 8000.
Nel 1914, Bartolomeo Manetti di Massa Sassorosso, comprò la proprietà di Pighini. Sarà nel 1921 che per la somma di lire 71000, Bechelli diventò unico proprietario dell’intero edificio, che nel 1930, venne lasciato in eredità alle figlie Giuseppina e Maria.La disposizione dei locali era strutturata nel seguente modo: al piano terra si trovavano ampi loggiati utilizzati come posteggio per le carrozze che effettuavano la sosta o il cambio di cavalli, nella parte posteriore erano situate le stalle e le scuderie, divise da una larga scala, tuttora esistente.C’erano le cucine, i refettori e le cantine. Al primo piano erano collocati i locali per la notte e sopra, le soffitte che servivano da magazzini per il foraggio.Nel corso degli anni il casone ha subito delle modifiche ai vari impieghi, divenne caserma dei soldati del Duca, ospitò i terremotati del 1919, successivamente fu trasformato in locanda.Nell’ultimo conflitto bellico del 1943 – 1945 fu oggetto di saccheggi, infine nel dopoguerra, le sorelle Bechelli con l’aiuto dei propri familiari, ricostruirono e rimodernarono lo stabile, cercando di conservare inalterate quelle caratteristiche architettoniche che rendono l’edificio tuttora ospitale.
fonte: hotelilcasone.it


Anche il tuo blog merita assolutamente una visita… e infatti lo visito regolarmente da anni! 🙂
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Grazie!!!!!
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Grazie a te per la risposta! 🙂
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Bello!
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Sì Neda….un bel posto!!!!…e buon cibo! 😉
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