Restando nella città di Livorno e visto che proprio ieri ho parlato del mitico ponce a vela (→CLICK) oggi non posso non raccontare del Cacciucco…piatto fantastico e decisamente piatto unico.
🙂Per dare la misura della passione che il popolo livornese ha per il cacciucco si racconta la seguente storiella:Una donna del rione Borgo Cappuccini porta il figlio di sei mesi dal medico, in ambulatorio. Il bambino ha il volto paonazzo, suda, sembra debba venirgli un colpo da un momento all’altro. “Gli faccia qualcosa, dottore!” implora la donna allarmata. Il medico lo visita, gli palpa il pancino rigonfio, chiede alla mamma cosa gli ha dato, cosa gli ha fatto bere. “Appena mezzo bicchiere di vino?” Ma è impazzita? Del latte gli deve dare!”. “Dottore, mi faccia il piacere! Dopo il cacciucco cosa gli do’ il latte?”.
Squisito, sapore deciso….tutto il profumo del mare…..lascio la ricetta di un famoso ristorante livornese perchè è proprio così che lo preparo anche io (troverete il link a fine post), con l’unica variante di sfumare con del vino rosso anzichè bianco..che poi accompagnerà il piatto anche in tavola. Decisamente preferisco il rosso con questo piatto. Il pesce può variare in base al pescato del giorno.

Ingredienti per 6 persone
Preparazione:
Mettere al fuoco una casseruola con fondo d’olio d’oliva, aglio e salvia, peperoncino. Soffriggere. Quindi mettere polpi e seppie tagliati a troccoli, bagnare con il vino bianco, aggiungere il concentrato di pomodoro e cuocere per 20 minuti rimestando. Mano a mano rovesciarci i pezzi di zuppa e il palombo tagliati. Le teste dei pesci andrebbero cotte in brodo con gli odori e passate. Il ricavato, abbastanza denso, versato nella casseruola, accrescerebbe sostanza e sapore al cacciucco. Seguire la cottura a fuoco lento ma energico. Quando il polpo e le seppie sono diventati teneri aggiungere i crostacei e i frutti di mare con i loro gusci. Andare avanti per altri 6-7 minuti affinchè datteri e vongole si aprano. Il pane agliato e abbrustolito va posto sul fondo delle terrine. Con un grosso ramaiolo attingere pesce e sugo dalla casseruola in parti eque. Naturalmente ci beviamo il vino rosso, meglio se giovane.Ricetta di Beppino Mancini del ristorante
Mmh che buono!
Saluti a presto.
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Cavaliere! Ma che piacere!!!! 🙂
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