Il panino con il lampredotto

Street food fiorentino per eccellenza, il panino con il lampredotto è una vera tradizione, una deliziosa tradizione.

La preparazione è molto semplice, richiede solo un pò di tempo per la cottura e ne vale assolutamente la pena.

Il vero nome del lampredotto è abomaso ed è l’ultima delle quattro cavità in cui si suddivide lo stomaco dei bovini, ha un colore scuro ed è composto da due parti, una parte è più spessa e leggermente più chiara e da essa si dipartano una sorta di gale molto sottili e saporite, che sono quelle che io preferisco.

Il panino viene servito con la salsa verde, ma è possibile anche abbinarlo ad una salsa piccante…il classico è con la salsa verde.

Ingredienti:

Lampredotto (è possibile l’acquisto presso un trippaio – come si chiamano a Firenze – o anche in un supermercato ben fornito)
Sedano Carota Cipolla Pomodoro Prezzemolo (normali odori da brodo)
Panino
Salsa verde come da vostra consuetudine

Preparazione

Portare a bollore l’acqua con gli odori e lessare quindi il lampredotto per almeno 1 ora.
Aprite il panino e bagnate velocemente la parte interna nel brodo di cottura del lampredotto, farcire quindi con il lampredotto tagliato a triscioline e con la salsa verde…gustate subito!
Vi ricorderete di questo panino!

lucia

Chi sono?…bella domanda…sinceramente con precisione assoluta non saprei dire, ma una certezza c’è, sono una tipa che ama conoscere, curiosa di tutto e che adora letteralmente usare le mani per imparare ed applicare svariate tecniche ed usa il cervello per sognare in proporzione biblica….sono patologica per i sogni ad occhi aperti….talvolta non so più dove finisce la realtà ed inizia il sogno e viceversa. Nonostante ciò…quando proprio occorre…ahimé..sono anche molto concreta… Sono 100% toscana…innamorata della mia terra…fantastica! sono figlia (chiaramente) ero sorella (…..) sono moglie sono madre sono semplicemente lu…piacere di conoscerti!

8 risposte a "Il panino con il lampredotto"

  1. Il lampredotto…pensa che da noi mia figlia non ha mai voluto mangiare la trippa, le faceva schivo solo a sentirne il nome.
    Qualche anno fa dovette recarsi a Firenze per motivi di lavoro e al suo ritorno ci raccontò quanto fosse buono il lampredotto, un “lesso” speciale gustato colà.
    Noi siamo esplosi dalle risate al vedere la sua faccia quando le dicemmo che era la trippa.
    Grazie per la ricetta, a parte la salsa verde, è come la prepariamo anche noi.
    Buon pomeriggio.

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