Allo scoccare dei 18 anni la primissima cosa che ho fatto è stata prendere la patente….ricordo con dolcezza la mia gioventù…a quel tempo frequentavo l’Istituto Magistrale di Montopoli, un borgo del quale spero presto di parlare.
Andare a scuola in auto era elettrizzante per me!
Mi sentivo come se il mondo fosse mio.
Quante gite con le amiche cantando a squarciagola munite di uno scassato mangia-nastri.
Ad essere scassato non era solo il mangia-nastri, ma anche la mia amatissima auto, e ci tengo a precisare che nessuna auto futura è stata più amata di quella, infatti nella foto sotto sono ritratta mentre stampo un bacio sulla sua vecchia carrozzeria:
Si trattava di una Renault 4 a 3 marce e cioè: 1°, 2°, 3° e retromarcia…tanto per dare un’idea era talmente malridotta che il fondo della stessa era stato restaurato da mio padre in vetroresina, altrimenti dal grande buco che aveva avremmo poggiato i piedi sull’asfalto.
Questa R4 mi era stata consegnata proprio da lui, mio padre, ed andava pianissimo, cosa che lo rendeva abbastanza tranquillo.
Adoravo quell’auto.
Quando è spirata non smettevo più di piangere, anche se lo stesso giorno sempre mio padre, mi regalò una nuova R4 rossa fiammante…ero inconsolabile.
Giorni fa, ad un raduno d’auto d’epoca ho visto una R4 bellissima…e lascio le foto…puro sogno…irrealizzabile per me l’acquisto!
Un “vicino di casa” ti legge e ti segue.
R4 io la uso ancora, se ti va passa trovarla sul mio blog.
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Piacere di conoscerti! Già passata! 🙂
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